Pensiero, io non ho più parole. Ma cosa sei tu in sostanza? Qualcosa che lacrima a volte , e a volte dà luce. Pensiero, dove hai le radici? Nella mia anima folle o nel mio grembo distrutto? Sei così ardito vorace, consumi ogni distanza; dimmi che io mi ritorca come ha già fatto Orfeo guardando la sua Euridice, e così possa perderti nell'antro della follia. Alda Merini,

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